Solidarietà a chi ha subito danni dagli atti di vandalismo di un giovane INCIVILE in via degli Orefici, Piazza del Plebiscito e via Lata mercoledì notte.
Detti vandalismi non vadano confusi con la festa universitaria che si stava svolgendo e la cosiddetta Movida, ma ricondotti alla maleducazione e ai comportamenti asociali di chi li commette.
C’è, infatti, sempre questa abitudine da parte degli amministratori e di chi riporta le notizie di confondere le due cose che finiscono per rendere la Movida un calderone onnicomprensivo di infrazioni e trasgressioni di strada che di solito è invece frutto di devianze giovanili.
Alla luce di questa ormai consolidata abitudine politica e mediatica la percezione sociale dei cittadini rispetto al fenomeno risulta distorta e non tiene conto dei comportamenti antisociali posti in essere in queste occasioni, quali:
– i disturbi della quiete pubblica e l’inquinamento acustico;
– l’occupazione di suolo pubblico e anche di spazi privati;
– la mancanza di rispetto del decoro pubblico e forme di vandalismo;
– aggressioni, risse;
– furti e forme varie di microcriminalità.
Anche nelle cronache odierne che riportano l’episodio di mercoledì notte nelle vie sopra citate, si mette in risalto come questi episodi siano quasi giornalieri, come ci dicono gli stessi residenti della zona sentiti al riguardo (schiamazzi, rumori ecc.).
È quindi evidente come questi comportamenti avvengono a prescindere da eventi come feste, concerti ed altro.
Troppo facile dire che è colpa della Movida ed avere la scusa per silenziare tutto.
Forse si vuole ancora di più desertificare la città costringendo i nostri giovani ad andare nei Comuni limitrofi per cercare svago e divertimento?
Ci vuole, invece, un patto tra tutte le componenti coinvolte, quello che stiamo tentando di mettere in campo con i miei colleghi del gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Ancona e i Consiglieri Rubini (AIC) ed Eliantonio (FdI).
Una Commissione Movida è già stata calendarizzata per lunedì prossimo, 8 aprile, per audire gli operatori del settore, mentre l’annunciato Consiglio Comunale aperto, sempre sul tema, del 15 aprile è stato rinviato a data da destinarsi.
Che non sia la solita melina per restare immobili davanti alle esigenze di tutti i cittadini…
Quello che vorrei per Ancona, oltre che più controlli e più educazione da parte dei partecipanti alla vita notturna, è una Movida che diventi una componente significativa delle politiche di valorizzazione della città, come già avviene in altre parti d’Italia e d’Europa.
Movida è sinonimo di contesti dove trascorrere ore liete, star bene, beneficiare di una qualità della vita legata alla socialità, alla relazionalità, all’incontro, allo stare insieme.
Non è, in sostanza, quello che si vuol far credere.
Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale di Ancona per il Movimento 5 Stelle