“Movida”: il mio punto di vista e i soliti giochetti della maggioranza

Troppo spesso il termine “Movida” è confuso e scambiato per quello che non è e con pratiche non consone al vivere civile.
Associato di frequente anche con la sola discoteca, abuso di alcool ed altro.
Per me “Movida” è sinonimo, invece, di contesti dove trascorrere ore liete, star bene, beneficiare di una qualità della vita legata alla socialità, alla relazionalità, all’incontro e allo stare insieme.
Occorre dunque un salto culturale da parte di tutti e, soprattutto, nella governance del fenomeno mediante alcune semplici pratiche:

  • Promuovendo forme stabili di coinvolgimento attivo degli stakeholder, dai residenti ai gestori e proprietari alle istituzioni locali, perché nessuno si senta escluso e ognuno abbia i contesti in cui far presente punti di vista e argomentazioni, smontando quindi la pericolosa logica della radicalizzazione della conflittualità e del senso di frustrazione da impotenza ed esclusione;
  • Rendendo i luoghi della “Movida” epicentro di iniziative, molte delle quali già sperimentate spontaneamente e dal basso dal tessuto associativo e anche da singoli esercenti, che mirano a far maturare la domanda e l’offerta che si esprime nella “Movida”, secondo logiche di maggiore qualità, responsabilità, stile nei consumi. Un processo già sperimentato in altri ambiti con, ad esempio, l’affermarsi di una evoluta cultura enogastronomica o del consumo maturo e consapevole che si contrapponga alle culture dell’eccesso e dello sballo;
  • Stimolando e incentivando nuovi e originali formati di offerta in grado di fornire alternative attrattive;
  • Rendendo obiettivo sociale di una comunità la riduzione del consumo di alcolici, soprattutto del consumo in eccesso concentrato di giovani e anche adolescenti.

Ma l’argomento sarebbe ancora più ampio e con varie sfaccettature.
Oggi il Consiglio comunale aperto sul tema è stato molto importante per cominciare un percorso ed un cambio di passo della città ma purtroppo alla fine NON sfruttato appieno
Auspicavo che il documento elaborato insieme ai colleghi Rubini (AIC) ed Eliantonio (FdI) fosse approvato contestualmente a quello presentato dalla maggioranza ed integrato delle proposte di buon senso della Lega.
Ed invece, come succede sempre, la maggioranza ha scelto di BOCCIARE la nostra mozione, e quelle della Lega, approvando solo il suo testo che, come spesso capita, risulta essere una versione molto annacquata delle proposte dell’opposizione.
Pieno di “faremo”, “vedremo”, “studieremo” ecc. ecc. che solitamente NON portano a nulla.
Come sempre, insomma, VERGOGNOSI!
Peccato NON ricercare MAI l’unità di intenti.
Si ricerca sempre la medaglia da appuntarsi al petto e MAI il bene della città, con la conseguenza che è la solita “aria fritta” di questo Sindaco, Giunta e maggioranza.
PAROLE, PAROLE, PAROLE!
Povera Ancona…

Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com/

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