Settimana con 1 Consiglio comunale e tanto studio di delibere, progetti e altro che riguardano la città.
✔️ Venerdì 21/06: Consiglio comunale ordinario. Ho presentato e discusso l’interrogazione a risposta urgente [QUI] per sapere se il Comune di Ancona si è attivata per entrare nella piattaforma dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR). L’ANPR è un importante progetto d’innovazione che, attraverso l’integrazione dei sistemi informativi pubblici e la semplificazione dei processi amministrativi, è finalizzato a favorire il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il miglioramento dei servizi offerti. La banca dati centralizzata consentirà di superare la frammentazione delle Anagrafi comunali e dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero e renderà attuabili nuovi importanti servizi digitali. I vantaggi per i cittadini saranno visibili man mano che tutti i Comuni entreranno a far parte della base dati unica, gestita dal Ministero dell’Interno attraverso la collaborazione con Sogei S.p.A., controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ad oggi i Comuni subentrati nella piattaforma dell’ANPR risultano essere quasi 2.300 mentre quelli in fase di pre-subentro oltre 2.200 per un totale di quasi 39 milioni di cittadini interessati.
Il Sindaco ha risposto che da un anno il Comune di Ancona ha affidato l’incarico ad una società esterna per sistemare l’anagrafe cittadina con la relativa “bonifica” dei dati. Perché si è dovuta incaricare una società esterna per sistemare l’anagrafe comunale e successivamente fare le procedure per pre-subentro all’ANPR? Il pre-subentro nella piattaforma dedicata prevede per la validazione dei dati immessi dai Comuni, dei test di integrazione, BONIFICANDO I DATI ANAGRAFI. Perché, dunque, spendere soldi pubblici per una procedura che verrà comunque rifatta da altri? Quindi mentre la nostra Amministrazione è da un anno che ha incaricato questa ditta esterna per sistemare l’anagrafe, senza che c’è ne sia la necessità, più di 39 milioni di italiani possono già beneficiare dei vantaggi di questa digitalizzazione. Insomma, nonostante la Sindaca del Mondo, Ancona non riesce ad entrare nel ventunesimo secolo con una VERA modernizzazione dei servizi offerti agli anconetani. Altro che capoluogo di Regione, siamo ancora molto in ritardo su tante cose.
Durante la seduta sono state poi votate 2 delibere proposte dalla Giunta comunale al Consiglio: la variante parziale al Piano Regolatore per la “riqualificazione con cambio d’uso del Mercato pubblico delle Erbe” e l’introduzione del Soccorso Istruttorio nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per quanto riguarda la “riqualificazione con cambio d’uso del Mercato pubblico delle Erbe” è stata definitamente approvata la variante parziale al PRG.
Abbiamo letto le “disarmanti” risposte della Amministrazione ai rilievi formulati della Provincia. Quanto a parcheggi e verde pubblico, rispetto degli standard urbanistici dal punto della qualità dell’intervento e quanto allo studio dei flussi viari che, prevedibilmente, saranno diversi rispetto ad ora, in considerazione della diversità dell’offerta commerciale, di fatto ora il Mercato è operativo solo al mattino e non sappiamo se e come è stato valutato, in termini di servizi viari, quando opererà anche pomeriggio e sera.
È stato risposto che “va tutto bene…” e che una verifica dei flussi di traffico NON è stata fatta perché la Provincia non l’ha richiesta a suo tempo. SIAMO convinti che la variante approvata dalla maggioranza, che di fatto autorizza la “chiusura” del secondo piano con l’incremento del 25% della superficie utile e consente lo stravolgimento degli spazi interni riducendo grandemente l’impatto del grande volume aperto lasciando al suo posto un “buco”, non potrà essere ignorata dal Ministero. Quel manufatto è tutelato ed insiste in un’area a rischio archeologico. Ci sembra evidente che la politica e gli uffici, NON si sono occupati di altro che di predisporre una variante nell’ottica della “riqualificazione” del manufatto in base ai desiderata del (migliore?) offerente. L’unico progetto per la “riqualificazione” è a firma MEDA srl e si adatta perfettamente allo stravolgimento del fabbricato. Noi pensiamo che almeno 3 aspetti, tra altri, in questo “progettino” da oltre 2 mln e ½ di euro davvero non tornano: 1. per l’Acqua Calda Sanitaria: sono previsti BOILER ELETTRICI, sic; 2. per l’ILLUMINAZIONE: non è previsto nessun impianto per la produzione di energia solare; 3. l’importo per il raggiungimento dello standard sismico NON viene indicato, ma rimandato a progettazione conclusa e, pertanto, NON contemplato nella stima totale del COSTO dell’intervento stimato. Una notazione finale: la MEDA srl si riserva di partecipare all’”eventuale” gara di appalto con ALTRA SOCIETA’ a lei riconducibile. ATTENZIONE, il food è un settore dove investono in parecchi, anche chi ha bisogno di “ripulire” il denaro. Ci siamo chiesti, e se lo chiedono pure gli operatori del mercato, perché l’amministrazione, negli anni, NON abbia assegnato i box richiesti e manutenuto adeguatamente il manufatto. La risposta, che non arriva mai, è sempre la stessa: si manda alla malora un immobile, lo si svuota di persone e funzioni, ci si prostra al migliore offerente offrendo VARIANTI PUNTUALI per corrispondere ai suoi “desiderata”. A questo gioco, al massacro, del patrimonio comunale ovvero che appartiene a tutti i cittadini, noi non ci stiamo. Per questo il nostro NO a questa delibera. NON SIAMO CONTRO LA RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO DELLE ERBE, E/O DI EDIFICI PUBBLICI IN GENERE, SIAMO SOLO CONTRARI AD OPERAZIONI POCO CHIARE. Si è passati poi alla delibera per l’introduzione del Soccorso Istruttorio nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si è scoperto che il Comune di Ancona NON ha praticato finora il cosiddetto Soccorso Istruttorio. Svegliatosi dal “torpore” amministrativo, l’ha introdotto nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Sembra che il Presidente della Commissione che verifica le domande e stila la graduatoria, abbia chiesto al Consiglio Comunale di inserire, con effetto retroattivo, nel regolamento, la possibilità di ricorrere al Soccorso Istruttorio laddove la domanda sia formalmente carente. Sembra che il Presidente abbia addirittura chiesto di inserire nel regolamento la specifica disposizione tale che si può far riferimento al ricorso istruttorio anche quando la DOMANDA È PRIVA DI SOTTOSCRIZIONE o se È PRIVA IN TUTTO, o in parte, delle DICHIARAZIONI RICHIESTE. Nel Comune dove tutto è possibile, da oggi, e con effetto retroattivo, si possono depositare istanze IN BIANCO. Abbiamo fatto appello al buon senso sconosciuto ad Ancona, ed abbiamo suggerito che, invece che in busta chiusa, le domande possano essere consegnate in busta “aperta” così da poter immediatamente ravvisare l’eventuale mancanza della sottoscrizione e che l’utilizzo dello strumento del Soccorso Istruttorio sia SCONTATO e NORMALE per sanare errori od omissioni di mera forma nella domanda. Quella del Soccorso Istruttorio” e’, infatti, una norma IMMANENTE che attiene a TUTTE le procedure concorsuali e che consente, comunque, di sanare irregolarità “formali” per consentire la partecipazione ai richiedenti a prescindere dal fatto che ESPLICITAMENTE ne sia fatto richiamo in un regolamento. Sarà vero che a richiedere questa, assurda, formalizzazione è stato, come riferito dagli Uffici, il Presidente della Commissione cui è demandata la redazione della graduatoria per l’accesso agli alloggi popolari? Lo chiederemo con apposita interrogazione. Per i motivi esposti fin qui il nostro Gruppo non ha partecipato alla votazione di questo provvedimento.
➖ Avanti tutta!
▪️Work in progress!
Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com/