Uscita a Nord: il mio intervento

Riporto il mio intervento sulla Mozione “Uscita a Nord: Collegamento Porto-Grande viabilità” approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale del 28 ottobre scorso.
(In aula è stato leggermente diverso, non certo nel merito, ma nelle parole, avendo dimenticato il testo da qualche parte)

Ringrazio tutti i capigruppo per il lavoro che hanno fatto per rendere questo testo più, diciamo, “nella realtà” e, soprattutto, la maggioranza che ha recepito i suggerimenti e le considerazioni di tutti i gruppi consiliari.
La prima cosa che dico, dunque, è: finalmente si giunge ad un documento di tutto il consiglio comunale su questo tema.
Finalmente, dopo che l’allora ministro Delrio ha “cancellato” l’Uscita Ovest, di cui molti si erano innamorati e molti altri sparavano numeri a caso, la progettazione è tornata in mano all’Anas, e cioè allo Stato, perché il collegamento al Porto non è, come ha detto qualcuno nei giorni scorsi ai giornali, da vent’anni che aspettiamo sia realizzato ma sono più di 40 anni.
Il primo atto dell’Anas su questa infrastruttura è datato 1977.
C’era anche una legge dello Stato che diceva che l’Anas doveva progettare e realizzare la strada dal Porto all’Uscita Sud, con soldi già stanziati per il primo stralcio.
Ma qualcuno, nel frattempo, si è innamorato delle visioni dei privati, della progettazione di finanza e s’è perso poi tempo dietro l’Uscita Ovest, che non era solo per i numeri sballati che la sua realizzazione non si reggeva, ma anche per una convenzione un po’ “così così”, usando un eufemismo, e perché attraversava la frana.
Cose da noi sempre denunciate ma che qualcuno ignorava purché si facesse l’infrastruttura a tutti i costi.
Ora con questo studio di pre-fattibilità per l’Uscita a Nord, l’Anas ci dice che questa strada “lambisce la frana”.
In realtà c’è da dire che lì la zona, come tutti gli anconetani sanno, è tutta in frana, più o meno profonda, dal Porto fino a Nord.
E allora, se noi dobbiamo considerare, come giustamente si deve fare, la frana certamente andranno fatte tutte le verifiche del caso nel corso delle varie fasi della progettazione.
Saranno i tecnici dell’Anas, però, a fare le opportune analisi, perché non è compito di un Consigliere comunale o dell’Assessore occuparsi di questi aspetti.
Tuttavia se continuiamo a dire sempre che il problema è la frana, la frana c’è e sempre ci sarà la frana.
Allora dovremmo dire, per esempio, di levare i binari del treno, di togliere la Flaminia e il grosso tubo dell’acqua dell’acquedotto che serve tutta la città e dunque spostiamo pure quello lì perché è in zona frana, staccando l’acqua alla città.
Considerando non praticabile questa assurdità, possiamo ben dire che cade un po’ questa cosa della frana ma, allo stesso tempo, spero che l’Anas con i suoi tecnici e i loro studi ci tranquillizzi da qui alle ulteriori fasi di progettazione
Ripeto: sono contento che finalmente quasi tutta la città abbia trovato il modo di essere unita nel dire che non si può più aspettare questa opera necessaria per lo sviluppo della città e per liberare il quartiere di Torrette dalla morsa del traffico.
È il tempo di procedere e di non perdere altro tempo dietro a idee fantasiose di qualcuno che si sveglia e dice: “Io sono più bravo di voi”.
Non era scontato arrivare ad un testo condiviso.
Noi ci siamo impegnati come gruppo per portare gli opportuni cambiamenti al testo iniziale della maggioranza.
Ribadisco che per noi è importante che nell’immediato la strada che va da via Mattei a Torrette, che abbiamo fatto inserire nella mozione che andiamo a votare, torni di competenza statale, in capo dunque all’Anas.
Per noi questo è un punto per cui ci batteremo, tanto da aver nei giorni scorsi depositato una mozione specifica.
Ricordo che quella strada era già statale ma fu declassata e passò comunale quando l’Anas, lo Stato, decise di fare l’Uscita a Sud.
Sappiamo tutti, come detto, come sono andate le cose: il Progetto fu abbandonato, qualcuno si innamorò dell’irrealizzabile Uscita Ovest ecc. ecc.
E siamo rimasti con una strada comunale, con manutenzione a carico dei cittadini di Ancona, che serve un Porto Internazionale: un’assurdità unica nel Mondo.
Visto l’unità di intenti speriamo che si proceda nel miglioramento della situazione.
Avanti così!

Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com