Ad Ancona prende il via la fase di accettazione delle domande dei cittadini, in difficoltà per l’emergenza Covid-19, per accedere ai buoni spesa previsti dal Fondo di solidarietà alimentare istituito dal Governo, 533.544,77 € assegnati alla città dorica.
Dopo la prima fase di impasse di attesa di “istruzioni” in merito, di “capire” cosa fare e di “sapere” chi ne ha diritto, come dichiarato subito dal Sindaco, non avendo l’abitudine di prendere decisioni in modo autonomo, ma con indicazioni sempre da altri, meglio se con un disegnino, si è giunti ieri alla definizione delle modalità e dei criteri di assegnazione dello stesso con l’apposita delibera di Giunta 128 dell’1 aprile 2020.
Tralasciando la scelta della platea che è stata decisa dal Comune di Ancona, le indicazioni del Governo, quello che manca completamente è l’elenco degli esercizi commerciali per l’acquisto di generi alimentari.
Questo è l’elenco è previsto esplicitamente dall’Ordinanza nr. 658 della Protezione civile che istituisce il Fondo.
Infatti, nell’articolo 2 comma 4 lettera a), è scritto che: (“ciascun comune è autorizzato all’acquisizione“) “di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale“.
Dunque: gli anconetani beneficiari dei buoni spesa dove dovranno utilizzarli?
Non è dato sapere!
In assenza di questo elenco lo stesso articolo 2 comma 4 alla lettera b) indica che sia direttamente il Comune ad acquistare i beni di prima necessità per poi distribuirli, come indicato chiaramente: (“ciascun comune è autorizzato all’acquisizione“) “di generi alimentari o prodotti di prima necessità“.
E dunque?
Evidente il mancato rispetto dell’Ordinanza nr. 658 della Protezione civile!
Ad Ancona siamo abituati a questa improvvisazione e faciloneria ma credo che in questo momento di difficoltà vadano rispettate le regole da parte di tutti, NON è il momento dell’improvvisazione.
I cittadini hanno bisogno delle giuste indicazioni e di buoni esempi da chi li amministra.
Senza nessuna polemica: l’Amministrazione segua quindi alla lettera l’ordinanza della Protezione civile e ponga subito rimedio a questa colpevole mancanza per permettere agli anconetani in stato di necessità di poter usufruire nel rispetto delle regole dei buoni spesa previsti dal Fondo di solidarietà alimentare.
Servirebbe anche, come fanno in molte città italiane, soprattutto nei capoluoghi, più coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale, maggioranza e opposizione, per scelte e provvedimenti il più condivise possibile visto il momento di emergenzialità che sta vivendo la città e l’intera Nazione.
Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com