Gli esercenti anconetani, che accetteranno i buoni spesa per l’emergenza Covid-19, pagheranno una commissione del 5% alla ditta incaricata dal Comune per la fornitura degli stessi. Perché il Codacons NON interviene come fatto in altre occasioni simili?

Dal 3 aprile ha preso il via ad Ancona la fase di accettazione delle domande dei cittadini, in difficoltà per l’emergenza Covid-19, per accedere ai buoni spesa previsti dal Fondo di solidarietà alimentare istituito dal Governo, che per la città dorica ammonta a 533.544,77 €.
Dalla prossima settimana, poi, saranno valutate le domande pervenute e prenderà il via la distribuzione dei buoni spesa.
Per la fornitura degli stessi il Comune di Ancona si è affidata, NON se ne capisce bene il motivo, ad una ditta esterna per una prima tranche di 200.000 € e in seguito si vedrà se la collaborazione proseguirà per le restanti risorse disponibili.
La ditta in questione, la “Up Day”, ha riconosciuto uno sconto sulle commissioni (10%), per ogni buono spesa fornito, che avrebbe dovuto pagare il Comune di Ancona e lasciato al 5% la commissione in carico agli esercenti che accetteranno gli stessi (come da determina det_00605_02-04-2020 e da schema di contratto DET_AllegatoC)schemacontrattoDay).
Ora la domanda che ci si pone è: in un momento di crisi per tutti, ed in particolar modo degli esercizi commerciali, è logico tutto questo?
Invece di aiutare i commercianti gli si fa pagare una commissione, seppur minima, su un piccolo indotto che potrebbe derivare da questi buoni spesa?
Ma il Codacons che dice?
A fine marzo l’associazione dei consumatori ha innescato una polemica sulla raccolta fondi di Fedez/Ferragni per l’ospedale San Raffaele di Milano per la presunta, poi rivelatasi NON vera, commissione del 10% che la piattaforma scelta per le donazioni si sarebbe trattenuta.
E qui ad Ancona, che è certo che le piccole botteghe dovranno pagare il 5% di commissioni alla ditta incaricata dal Comune, NON dice niente?
Auspico un loro intervento per segnalare questa cosa.
Credo, insomma, che NON sia stata scelta la strada giusta per la distribuzione di questi buoni.
Una buona iniziativa del Governo usata male da questa Amministrazione.
In altri Comuni sono già operativi e con tutte procedure online e fatte direttamente dagli uffici e volontari interni.
Qui, a differenza di quanto si afferma, probabilmente gli anconetani beneficiari dei buoni dovranno aspettare venerdì 10 per poter utilizzare i primi buoni, visto che la stessa ditta si è impegnata a fornire i buoni pasto in versione cartacea in 7 giorni e nella versione elettronica in 15 giorni.
Essendo partita la procedura il 3 aprile, i conti sono fatti, inutile che il sindaco sbandieri nelle interviste che da martedì si fa spesa…
Insomma, come sempre, il solito incartamento della nostra Giunta.
Si correggano in fretta queste storture e si tolga questa odiosa commissione in capo ai commercianti.
E, come più volte auspicato, si attui un maggior coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale, maggioranza e opposizione, per scelte e provvedimenti il più condivise possibile visto il momento di emergenzialità che sta vivendo la città e l’intera Nazione.

Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com

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