Anconambiente riduce la raccolta differenziata: anconetani “sommersi” dai rifiuti

In questa emergenza Coronavirus succedono davvero cose strane ad Ancona, frutto dell’improvvisazione di chi dovrebbe gestire e governare al meglio la città.
Succede, per esempio, che Anconambiente riduce i suoi servizi di raccolta differenziata, come da comunicato del 15 marzo, ed invita i cittadini a tenere i rifiuti in casa (“La società AnconAmbiente invita i cittadini a conservare in casa, laddove è possibile, i rifiuti carta, plastica, vetro e conferirli solo quando è strettamente necessario, sempre rispettando in maniera rigorosa i calendari”).
Che ragionamento ha portato a questa decisione?
E chi non ha possibilità di tenere per giorni i rifiuti in casa?
L’Amministrazione comunale non ha avuto nulla da eccepire su questa decisione?
Sembra questa una disposizione quantomeno “bizzarra” e presa proprio nel momento in cui gli anconetani sono, per forza di cose, costretti in casa dalla situazione emergenziale che stiamo vivendo e di conseguenza producono più rifiuti.
Il tutto nell’assordante silenzio della Giunta comunale.
Il nostro Gruppo consiliare, proprio per il fatto di un maggiore produzione di rifiuti, aveva chiesto la sanificazione settimanale dei cassonetti anche perché non si sa quanti asintomatici senza tampone effettuato stanno svolgendo la loro vita come se nulla fosse e così da evitare possibili focalai.
Ma l’assessore “competente” ha risposto che nei pressi cassonetti non avvengono assembramenti di persone e che ne era sicuro perché sotto casa sua non aveva mai notato persone che stazionano lì vicino ai rifiuti.
Se questa è una risposta…..
La conseguenza di tutto ciò, riduzione dei ritiri e silenzio di chi dovrebbe governare Ancona su questa decisione, è che gli anconetani si ritrovano “sommersi” dai rifiuti per i mancati passaggi di Anconambiente.
Invece di ridurre la frequenza della raccolta differenziata, e mandare dipendenti in cassa integrazione, Anconambiente avrebbe dovuto aumentare i ritiri dei rifiuti visto che siamo in piena emergenza sanitaria.
Soprattutto sarebbe servito per una questione strettamente igienica...
Igiene che, per via del Coronavirus, dovrà aumentare nelle abitudini di tutti i cittadini, come ricordato più volte dall’Istituto Superiore della Sanità, ma evidentemente ad Anconambiente e Sindaco non interessano queste sollecitazioni degli organi preposti.
Altro problema da rilevare relativo alla raccolta dei rifiuti.
Nello stesso comunicato del 15 marzo Anconambiente dettava nuove regole, come stabilito appunto dall’Istituto Superiore della Sanità, per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti dei positivi al Covid costretti alla quarantena domiciliare.
Per queste persone si indicava di non effettuare più raccolta differenziata ma di smaltire i rifiuti tutti in unico sacchetto di indifferenziata e che sarebbe stata loro cura prelevare il sacchetto direttamente nel domicilio della persona.
Bene!
Sappiamo per certo che molte delle persone in quarantena sono state contattate, per istruirle nella raccolta dei loro rifiuti e prendere accordi per come sarebbe avvenuto il ritiro a casa, solo il 3 aprile e che i passaggi degli operatori sono iniziati il 6 aprile!
Ma in tutti i giorni intercorsi come hanno smaltito i rifiuti le persone positive al Covid?
Perché è passato tutto questo tempo?
I positivi dovevano tenersi l’immondizia 22 giorni a casa?
Probabilmente, e speriamo di no, sono stati esposte anche altre persone a possibili contagi con questa gestione arrruffona fin qui svolta.
Al solito: improvvisazione nella gestione della città!
Poveri noi…

Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com

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