“Longarini condannato! RESTITUISCA gli INDEBITI pagamenti PERCEPITI, 120 milioni di euro, e paghi le spese! Soldi utili per le infrastrutture di Ancona?” (di Eugenio Duca)

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dall’On. Eugenio Duca:
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Longarini condannato! RESTITUISCA gli INDEBITI pagamenti PERCEPITI, 120 milioni di euro, e paghi le spese! Soldi utili per le infrastrutture di Ancona? 

Con due distinte sentenze del 20 aprile u.s., la n. 6323/2020 e la n. 6327/2020, il Tribunale di Roma – Sezione specializzata in materia di impresa – ha rigettato integralmente le domande presentate dal Sig. Longarini e lo ha condannato:
–    al pagamento, in favore del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di 120.604.098,00 euro, oltre agli interessi legali dal 1 giugno 2006 e dal 1 gennaio 2010 alla data della restituzione degli indebiti percepiti;
–    alla refusione in favore del MIT delle spese legali, rimborsi forfettari spese generali al 15%, IVA e CPA come per legge per complessivi 195.789,00 euro;
–    al pagamento delle spese legali per compensi forfettari  spese generali al 15%, IVA e CPA come per legge pari a 25.400,00 euro.
L’ex Deputato Eugenio Duca, nel commentare le sentenze premette: quando un Ministro, come ha fatto quello pro-tempore On. Graziano Delrio (che ho già ringraziato personalmente), fa valere le ragioni dello Stato e la forza della legge, respingendo le pretese inqualificabili come quelle longariniane, i risultati arrivano. Bene ex Ministro Delrio.
A differenza dei predecessori Di Pietro e Matteoli che a suo tempo si sono acconciati ai desiderata dell’ex concessionario accogliendo persino i famigerati lodi arbitrali (come loro ben noto) dannosi per lo Stato, sempre soccombente. Collegi arbitrali costituiti a 24 ore dalla domanda del Longarini. Il record mondiale di una pratica pubblica! Complimenti ex Ministro Di Pietro! Ma per fortuna nostra c’è ancora qualche Giudice in Italia, non solo a Berlino come si suol dire.
Un particolare apprezzamento, a mio avviso, va rivolto all’Avvocatura Generale dello Stato che è riuscita ad argomentare e dimostrare la validità delle legge 317/1993 e s. m. e i. (quella che ha chiuso tutti i piani di ricostruzione post-bellica) e a far ritenere dal Tribunale “completamente infondata la pretesa del Longarini che non trova alcun riscontro nella lettera della legge 317/93, ma che sostanzialmente priva la legge di ogni valore precettivo”.  La medesima tesi che era stata sostenuta dallo “stupefacente” Collegio arbitrale che aveva stabilito che la legge 317/93, fatta in particolare per le concessioni anconetane, NON VALEVA per le concessioni di Ancona. Tesi che è stata cancellata dalla Corte di Cassazione e successivamente dal Tribunale che ha annullato il lodo arbitrale. La Giustizia ha tempi lunghi ma a volte arriva: ora Longarini restituisca allo Stato (agli italiani) i soldi indebitamente pagatigli.
Visto mai –conclude Duca- che il MIT (oggi guidato dall’On. Paola De Micheli) ha trovato i fondi necessari per le esigenze infrastrutturali di Ancona? Per poterli spendere con procedure “normali e legittime” senza rincorrere “fantasiose” finanze creative di cui ancora la città e il porto ne pagano le conseguenze.

On. Eugenio Duca
ex Deputato

Eugenio

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