Come al solito una regola semplice e chiara viene stravolta e resa farraginosa dai nostri (s)governanti locali.
Con la complicità degli organi di informazione la “venderanno” come un aiuto concreto per baristi e ristoratori mentre in realtà ci saranno tempi lunghi per la burocrazia imposta dal comune dorico!
Per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico per allargare all’esterno bar e ristoranti, infatti, ci si aspettava per il Consiglio comunale odierno un nuovo testo in linea con il DL rilancio.
È vero che ancora il Decreto NON è in Gazzetta ufficiale ma per quanto riguarda questo articolo, il 187-bis Sostegno delle imprese di pubblico esercizio, dei 256 di cui è composto il testo, è l’unico che NON è mai cambiato dal 13 maggio u.s. nelle varie bozze circolate.
Tanto che altri Comuni hanno modificato le loro delibere da votare dal 18 maggio ai prossimi giorni.
E poi: negli altri Comuni delibere da 3/4 pagine da noi 12!
Bastavano, infatti, le poche righe del Decreto, le stesse riprese sin dal 13 maggio dall’Anci [TESTO della nota Anci 13/05/2020] attraverso una sua nota e scritte nere su bianco dai Comuni nelle proprie delibere da approvare.
Come sempre ad Ancona confusione ed aumento della burocrazia, quella che invece andrebbe eliminata proprio in questo periodo.
Ecco cosa andava scritto, semplice semplice (ripeto è ciò che è scritto sul DL rilancio e semplificato da Anci) per il Sostegno delle imprese di pubblico esercizio- esenzione pagamento TOSAP COSAP (Art.187-bis) – [TESTO articolo DL Rilancio]
- Si esonerano dal pagamento della TOSAP e del COSAP le imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazioni di suolo pubblico fino al 31 ottobre 2020. (Ancona: riduzione del 90% relativamente alle superfici corrispondenti ai “Dehors” già autorizzati e ai posteggi di commercio su aree pubbliche già concessi e riduzione del 75% relativamente alle superfici derivanti dall’ampliamento o di nuovi “Dehors” autorizzati. Dunque: mentre la Legge prevede l’ESONERO del pagamento della TOSAP/Cosap il Comune prevede SOLO una riduzione? Dicono: tanto votiamo la delibera poi eventulamente la cambiamo… e gli esercenti devono aspettare ulteriormente per la correzione di un loro errore?)
- Fino al 31 ottobre 2020, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse sono presentate mediante istanza all’ufficio competente dell’Ente locale, con allegata la sola planimetria per via telematica, in deroga alla normativa in materia di imposta di bollo. (Ancona: emanare un bando per l’assegnazione di aree pubbliche preventivamente individuate e destinate allo svolgimento di attività diverse dai “Dehors” dove per tutta la durata del periodo di cui al precedente punto f) sarà consentito, mediante allestimenti a norma e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie, l’esercizio dell’attività di somministrazione da parte degli operatori cittadini, scontando la COSAP agevolata del 90% di cui al terzo comma dall’art. 43 del vigente regolamento, trattandosi di un’iniziativa volta a promuovere il territorio e le attività connesse e costituire una “task force” per garantire sia la massima celerità e speditezza del rilascio delle autorizzazioni dei “Dehors” attraverso la citata procedura di evidenza pubblica, sia il maggior coordinamento possibile con la Polizia Municipale e la Soprintendenza per quanto riguarda il rilascio dei necessari pareri. Quanta gente deve valutare? Quanto tempo si dovrà aspettare per sapere se si può ad Ancona? Per legge basta una mail…IL DECRETO SEMPLICA IL COMUNE BUROCRATIZZA)
- Per assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da COVID-19, e comunque NON oltre il 31 ottobre 2020, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei titolari di concessioni, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, NON è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
- Per il ristoro ai comuni delle minori entrate è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 127 milioni di euro per l’anno 2020 che verrà ripartito in proporzione alla somma delle entrate per tassa e caNONe occupazione spazi e aree pubbliche al 31 dicembre 2019 come risultanti dal Siope, con decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali da adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto
Bastava dunque seguire il Decreto e le indicazioni di Anci (ma NON era questo Comune che aspetta sempre indicazioni per fare le cose? E stavolta perché no?).
I commercianti hanno bisogno di aiuto ora e NON di ulteriore burocrazia.
Hanno già sofferto abbastanza per questa pandemia e che fanno Sindaco e Giunta allungano i tempi?
Come visto bastano una mail e la planimetria per mettere sedie e tavoli all’esterno di un locale NON i bandi e le task-force che pretende il Comune di Ancona.
Aiutiamo concretamente i baristi e ristoratori NON mettiamo tutta questa burocrazia: ELIMINIAMOLA.
Semplificazione questa sconosciuta sotto il Guasco…
Hanno votato una delibera [TESTO], seppur resa in parte migliore dagli emendamenti, che ad ore NON sarà conforme alla Legge: FENOMENI!
Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
https://gianlucaquacquarini.wordpress.com