“Bando Periferie”: i consueti ritardi della Giunta che poi da la colpa di questo ad altri… tante chiacchiere e pochi fatti!

Da settembre 2018 il Sindaco e i suoi assessori stanno ripetendo il mantra che se in città NON si fa nulla la colpa è del blocco delle risorse per il “Bando Periferie” imposto dal “decreto milleproroghe” approvato all’epoca.
Sono da quel periodo in loop su questa cosa per giustificare il loro immobilismo ma NON hanno spiegato nel frattempo cos’è successo da settembre 2018 ad ottobre 2018, facendolo avrebbero smascherato la loro mancanza di progettualità, improvvisazione ed evidenziato solo le loro capacità oratorie ed affabulatorie.
E siccome prima di ottobre 2020, secondo le parole dell’Assessore ai lavori pubblici, nessun cantiere aprirà, spieghiamo cosa è successo, oltre alla protesta fatta dal Sindaco ed i suoi nel 2018.
(In questo ultimo periodo, oltre alla scusa sopra, hanno aggiunto anche i ritardi dovuti al Covid per giustificare la conclamata inefficienza, ma loro stessi tralasciano scientemente il fatto che le Amministrazione pubbliche, anche durante il lockdown, potevano svolgere i lavori come previsto da tutti i DPCM emanati in quei giorni, come fatto in molti Comuni italiani).
E dunque: tra agosto e settembre 2018 nei passaggi al Senato e alla Camera vengono effettivamente bloccati i fondi previsti dal bando del “Piano periferie” del 2015.
La cosa curiosa è quello che successe ad inizio agosto 2018: La decisione di sospendere il fondo, infatti,  è stata presa lunedì 6 agosto quando il Senato, con il parere favorevole del governo, ha approvato all’unanimità un emendamento al cosiddetto “decreto milleproroghe”.
Anche il PD, compreso Renzi promotore del bando in questione nel 2016, e Liberi e Uguali hanno votato a favore dell’emendamento, nonostante il piano fosse stato approvato appunto dai precedenti governi di centrosinistra.
Il decreto così emendato è poi stato votato alla Camera dei Deputati ad inizio settembre.
Ricordiamo che il blocco, con il conseguente emendamento del Senato votato dallo stesso PD, avvenne NON per fare un dispetto ai Comuni, come dissero alcuni, ma per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018, nella quale si dice che serve un’intesa con gli enti territoriali (quindi le Regioni) nell’assegnazione dei fondi e che NON si può intervenire solo su richiesta del Comune, cosa che NON era prevista dal Bando del “Piano Periferie” emanato dal governo Renzi, che infatti il 7 agosto votò a favore dello stop alle risorse.
Con il “decreto milleproroghe” 2018 si sbloccarono tuttavia gli investimenti degli enti locali virtuosi, cosa che il Comune di Ancona proprio NON è…
Ma tra il blocco di settembre 2018, la manifestazione di protesta ininfluente della Mancinelli ed altri sindaci per lo stop alle risorse…il 18 ottobre 2018 fu trovata l’intesa tra ANCI e Governo, superando l’incostituzionalità del bando, per lo sblocco dei fondi per le periferie, che poi fu concretizza nella legge di Bilancio 2019 pubblicata in Gazzetta ufficiale a dicembre 2018.
Il comma 913 art.1 della Legge di Bilancio 2019, infatti, dà seguito all’Accordo raggiunto il 18 ottobre 2018 tra il Governo e l’ANCI presso la Conferenza unificata e interviene sulle risorse destinate al programma straordinario per le periferie urbane.
La norma prevede che le convenzioni in essere producano effetti finanziari dal 2019, superando così quanto previsto dal “decreto milleproroghe”.
Quindi da gennaio 2019 risorse per il “Piano Periferie” di nuovo disponibili!
Ma perché ad Ancona i cantieri partiranno, forse, solo ad ottobre 2020?
Perché appunto la legge di Bilancio 2019 prevedeva che le convenzioni in essere sarebbero state finanziate già da gennaio 2019 e siccome il Comune di Ancona, oltre alle chiacchiere fatte e a presentare i rendering dei progetti 3 o 4 volte, con il solito sfarzo e gonfiando il petto, nulla aveva fatto fino all’epoca NON ha potuto far partire NESSUN cantiere.
E loro continuano a raccontare la favola che qualcuno li ha bloccato!
Se a fine 2018 qualcosa, oltre le conferenze stampa, era stato fatto forse molti quartieri interessati dal piano avrebbero già alcuni risultati della loro riqualificazione.
In molte parti d’Italia, dove hanno avuto come nella città dorica lo stop di 4 mesi nel 2018 del “Piano Periferie” e l’emergenza Covid, stanno già inaugurando alcune opere realizzate grazie a quei fondi.
Ad Ancona, invece, le solite chiacchiere e scarico di responsabilità per il loro immobilismo verso altri nascondendo le inefficienze della Giunta.
Se avessero fatto atti concreti forse NON avremmo assistito allo scempio realizzato tra via Marconi e via XXIX Settenbre dove avranno anche il coraggio di inaugurareo una “pista” ciclabile “PROVVISORIA” perché sarebbero state bloccate risorse!
NON è vero, ad Ancona è tutto provvisorio e/o alla malore perché NON fate NULLA per gli anconetani ma solo per voi stessi.

Gianluca Quacquarini
Consigliere Comunale Ancona
info@gianlucaquacquarini.com
www.gianlucaquacquarini.com

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