Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, dall’On. Eugenio Duca un comunicato sulle dichiarazioni degli scorsi giorni dell’Assessore regionale Filippo Saltamartini e del Capo gruppo di FdI in Consiglio regionale Carlo Ciccioli sulla Legge 194 e dintorni.
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A differenza di quanto affermato dall’Assessore Saltamartini, secondo cui “i Romani gettavano le persone anziane dalla rupe Tarpea“, secondo le leggende raccontate da poeti e narratori, la rupe prende il nome da una giovane vergine vestale, di nome Tarpea, che per aver tradito Roma consentendo all’esercito nemico dei Sanniti di entrare di nascosto nella città, venne condannata a morte e gettata dalla rupe sita nei pressi del Campidoglio.
Da allora in poi i Romani stabilirono l’usanza di gettare dalla rupe Tarpea i traditori della Patria.
Non “le persone anziane” Assessore!
Quanto alla richiesta del Capo gruppo Ciccioli “di approvare una legge in difesa della libertà delle donne di fare figli“, forse non sa che tale diritto è sancito in Italia dalla Costituzione nata dalla Resistenza e dalla Liberazione dal nazifascismo, per tutte le donne, senza distinzione di razza o etnia, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
A differenza di quanto avveniva durante il ventennio tanto caro alla destra marchigiana, quando i bambini, ancorché italiani ma di religione ebraica, venivano cacciati dalla scuola, al pari di insegnanti di ogni ordine e grado, assistenti scolastici e bidelli.
Diritti conquistati che si estendono anche all’interruzione volontaria della gravidanza come sancito dalla legge della Repubblica, confortata dal Referendum popolare che ha consentito di mettere fine anche alle pratiche dei cucchiaini d’oro e delle mammane.
E’ evidente che la destra regionale rimpiange quel periodo e quelle pratiche, ricacciando le donne nella solitudine e nella paura, ma la legge italiana deve essere rispettata e applicata anche nella nostra regione, altrimenti si è fuorilegge!
Indegno è inoltre il tentativo di giustificare la negazione dei diritti delle donne “per evitare la sostituzione etnica“.
Ci risiamo, proprio nella “Settimana della Memoria” i fascistelli nostrani tornano a fantasticare “norme razziali“, evitare la promiscuità dei bambini, in stragrande maggioranza nati in Italia, ancorché da genitori di altre etnie o coniugi misti italiani e stranieri o di diverse confessioni religiose.
Non vi sono ancora bastate le brutalità compiute nel segno della razza?
Se non date attuazione alla legge siete dei fuorilegge e pertanto vi dovreste dimettere da ogni incarico pubblico.
In Italia tutti sono sottoposti alla Legge, anche la Destra!
Anche i neofascisti.
On. Eugenio Duca
ex Deputato
Ancona, 31 gennaio 2021
4 pensieri su ““La destra che vuole negare i diritti alle donne nella Regione Marche” (di Eugenio Duca)”