Quacquarini e Rubini: «Con il PUMS la Giunta senza vere alternative rischia di penalizzare ancora una volta i lavoratori Fincantieri e non solo»
Si è svolta il 12 dicembre scorso la Commissione consiliare per illustrare la bozza del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) per la città di Ancona che sarà, nelle intenzioni dell’Amministrazione, operativo fra circa sei mesi e cioè per la fine primavera/inizio estate 2023.
L’illustrazione è stata svolta dagli incaricati delle due ditte incaricate dal Comune, una per la fase di ascolto e una per la redazione dello stesso PUMS.
Il futuro previsto dal PUMS è pino di luci ma anche di tante ombre.
Oltre a tante buone cose, e auspicate da anni da tutte le persone di buon senso, come ad esempio il drenaggio per l’ingresso in città del traffico veicolare con la creazione di fasce “cuscinetto” (si prevede che uno di questi sia il Verrocchio, utopistico che sia finito fra sei mesi con l’entrata in vigore del PUMS), sono state dette tante cose che non miglioreranno affatto la situazione attuale di Ancona (come la conferma della bontà del progetto di parcheggio alla ex San Martino, ma la premessa non diceva di non far entrare macchine in città?).
A fronte di tutto ciò vorremmo concentrarci sull’unica novità emersa: la volontà, messa nera su bianco, della Giunta tramite il PUMS di eliminare il parcheggio dipendenti della Fincantieri.
Con l’eliminazione di questo si prevede al contempo la realizzarne di un nuovo maxi parcheggio da più di 1000 posti per i dipendenti Fincantieri allo scalo Marotti (la cui proprietà del terreno è di Ferrovie dello Stato) garantendo un servizio navetta per portarli al lavoro.
Premessa la condivisione retorica dell’intento teorico di liberare il porto antico da traffico e smog, alcune domande sono lecite:
Il Comune può dire ad una Società per Azioni come Fincantieri di eliminare un parcheggio dipendenti?
Una Giunta può scavalcare l’Autorità portuale, cioè lo Stato, che è quella che deve decidere realmente e per Legge cosa fare dentro al Porto Internazionale di Ancona?
Come si coniuga tutto questo con la follia del progetto del nuovo terminal grandi navi da crociera al molo clementino che determinerebbe l’ingresso in porto di centinaia di veicoli?
Insomma come al solito negli ultimi 10 anni, per i desiderata di poche persone si rischia di penalizzare con queste scelte sempre i meno tutelati: i lavoratori!
Ora vogliono togliergli anche il parcheggio dopo essere già stati privati da anni della possibilità di recarsi al lavoro in treno con l’eliminazione, anche questa per la volontà di una ristretta cerchia, della Stazione Marittima.
Una visione inaccettabile da contrastare in tutti i modi anche se la stessa avrà poche possibilità di essere realizzata.
Difendiamo i lavoratori e tuteliamo la salute degli anconetani.
Pur comprendendo le ragioni di questa scelta essendo in linea con lì obiettivo auspicato da tutti di eliminare le auto nel Porto antico, crediamo opportuno che prima vengano realizzate delle vere alternative infrastrutturali periferiche per i dipendenti Fincantieri, e non solo, in modo di dare loro la possibilità di raggiungere il luogo di lavoro con navette elettriche.
Insomma prima progettazione e realizzazione dell’alternativa e poi pensare all’eliminazione dell’esistente, cosa mai attuata da questa maggioranza nell’ultima decade.
Gianluca Quacquarini – Gruppo Misto
Francesco Rubini – Altra Idea di Città